Filosofia del progetto



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Adolescenti brick e tecnologia

“Centralità della persona intesa nella sua pienezza di individuo unico e irripetibile”

La dimensione di crescita individuale e collettiva, il potenziamento delle capacità e competenze che consentono alle persone di trovare il miglior equilibrio possibile con il proprio ambiente, di perseguire i propri obiettivi di vita, di realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni e far fronte con successo a difficoltà e problemi della vita quotidiana, sono la base della Brick Education.

La modalità che caratterizza i nostri incontri pone al centro dell’azione i partecipanti permettendo loro di negoziare il sapere su se stessi e sull’argomento affrontato. Il pedagogista partirà dalle pre-conoscenze dei partecipanti arrivando a negoziare e costruire il sapere futuro. Un potenziamento della personalità, capacità di aumentare la propria auto-nomia e controllo, aumento della comprensione e cura di sé.

Verrà utilizzata una strategia educativa:

Co-costruttiva, intende il conoscere e l’educare come attività, co-produzione e organizzazione del sapere e dell’identità personale. Una continua procedura di interazione e negoziazione tra sistemi curiosi di conoscere e conoscersi. Adotta un atteggiamento reticolare della conoscenza includendo i reticoli cognitivi, emozionali e relazionali.

Evolutiva, più interessata al cambiamento e al divenire che al controllo dall’esterno e all’omologazione. Valorizza la differenza assumendola come principio etico. La conoscenza e l’identità non sono statiche, non sono cumulazioni di informazioni ma successive organizzazioni, disorganizzazioni e riorganizzazioni.

Flessibile, coglie al meglio percorsi, ritmi, desideri, orientamenti e aspirazioni individuali. Non è schematica e rigidamente strutturata, è una strategia educativa e non un programma.

Situazionale, la situazione come luogo pedagogico, significa contestualizzare l’azione, saperla gestire e modificare anche mentre si sta svolgendo.

Comunicazionale, narrativa, relazionale, dialogante.

Sarà il dialogo aperto e disponibile a creare “quel luogo” dove i sistemi interagiscono e negoziano, co-costruiscono significati, valori e conoscenze verso una riflessione maggiorante. Termini che indicano l’attenzione e l’ascolto di “queste” persone coinvolte in “questo” incontro.

Finalità minima degli incontri è attivare, far emergere o iniziare a costruire abilità cognitive, emozionali e relazionali che permettano ai partecipanti una più completa percezione di sé e quindi un avvio alla crescita e al ben-divenire con la speranza che diventino bambini più motivati ad indagare e capire, adolescenti più consapevoli e adulti migliori, con un maggior senso di autoefficacia.